LA PROPOSIZIONE INTERROGATIVA INDIRETTA

L’interrogativa diretta é una proposizione indipendente
; quando si trova in forma INDIRETTA diviene del tipo di una proposizione SUBORDINATA.

Dipende da verbi che significano "interrogare", "chiedere", "sapere", "non sapere", "ignorare", come quaero (=chiedo), rogo, interrogo (=interrogo, domando), scio (=so), nescio, haud scio, (=non so, ignoro) ecc.
E’ introdotta dalle stesse forme dell’interrogativa diretta, pronomi, aggettivi, avverbi e particelle interrogative, che verrano rese con SE per collegare la principale alla subordinata.
NOTA) NUM, che nelle dirette era usato solo nelle retoriche con risposta negativa, è usato in alternativa a NE, quando non si conosce il tipo di risposta possibile.

IL MODO DELL’INTERROGATIVA INDIRETTA E’ IL CONGIUNTIVO.

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Anche nelle interrogative indirette disgiuntive il modo é congiuntivo.

INTERROGATIVE DISGIUNTIVE

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TEMPI DEL CONGIUNTIVO NELL’INTERROGATIVA INDIRETTA

Nell’interrogativa indiretta i tempi del congiuntivo vengono sempre usati con valore relativo, quindi esprimono un rapporto anteriore, contemporaneo od posteriore rispetto al tempo della reggente.
I tempi usati sono quelli della CONSECUTIO TEMPORUM, che verranno usati per coniugare il verbo della interrogativa indiretta, secondo il rapporto voluto.

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La posteriorità è data rispettivamente dalla PERIFRASTICA ATTIVA al congiuntivo PRESENTE e dalla PERIFRASTICA ATTIVA al congiuntivo IMPERFETTO.
PERIFRASTICA ATTIVA = PARTICIPIO FUTURO + VOCI VERBO SUM

esempio:

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