INTRODUZIONE ALL'ANALISI LOGICA

E' opportuno tenere presente la corrispondenza che esiste tra ogni proposizione subordinata ed il complemento corrispondente:

-Lo studio (soggetto) della grammatica (c. specificazione) è utile.
-E' utile che si studi (soggettiva) la grammatica.

Come si vede dall'esempio, il predicato rappresenta il nucleo della proposizione, su cui poggiano i complementi; così la principale rappresenta il nucleo del periodo che regge tutte le subordinate.

Fare l'analisi del periodo significa individuare il valore delle varie proposizioni rispetto alla principale:

-Parlava per scherzo (fine).
-Parlava per scherzare (finale).



INFINITIVE LATINE

E' caratterizzata dal:

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esempio:
Omnibus constat Romam esse urbem magnam et pulchram.
Omnes scimus Romam esse urbem magnam et pulchram.

E’ noto a tutti che ...
Tutti sappiamo che ... Roma è una grande e bella città.


I TEMPI DELL’INFINITO, usati relativamente, sono:

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Anche il passivo dell’infinito è comunemente usato:

esempio:
Sciebam amicos meos probos ab omnibus extimatum iri;
sapevo che i miei amici sarebbero stati stimati onesti da tutti.



PROPOSIZIONE SOGGETTIVA

CHE + CONGIUNTIVO o INDICATIVO
DI + INFINITO

E' opportuno che gli alunni si impegnino.
E' ora di pensare allo studio.


PROPOSIZIONE OGGETTIVA

CHE + CONGIUNTIVO O INDICATIVO
DI + INFINITO

Molti affermavano che un disco luminoso era apparso nel limpido cielo stellato.
Molti affermavano di aver visto un disco luminoso roteare nel cielo.



LA PROPOSIZIONE INTERROGATIVA INDIRETTA

E’ introdotta da pronomi, aggettivi, avverbi e particelle interrogative.

a) –NE (enclitica): NON SI CONOSCE LA RISPOSTA;
b) NUM (=forse?, forse che?): NON SI CONOSCE LA RISPOSTA;
c) NONNE (=non é forse vero che?, forse non?): RISPOSTA AFFERMATIVA.

NOTA) NUM, che nelle dirette era usato solo nelle retoriche con risposta negativa, è usato in alternativa a NE, quando non si conosce il tipo di risposta possibile.


IL MODO DELL’INTERROGATIVA INDIRETTA E’ IL CONGIUNTIVO.

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INTERROGATIVE DISGIUNTIVE

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I tempi usati sono quelli della CONSECUTIO TEMPORUM con valore relativo.



INTERROGATIVA INDIRETTA ITALIANA

E’ introdotta da pronomi, aggettivi, avverbi e particelle interrogative.

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esempio:
Da parecchi minuti il ragazzo taceva, assorto in pensieri vaghi. Si chiedeva perchè dovesse affrontare un impegno tanto gravoso e non sapeva se sarebbe stato all' altezza del compito.



PROPOSIZIONE RELATIVA PROPRIA

Svolgono la stessa funzione di un aggettivo, precisano e determinano un elemento dell'enunciato. Le relative improprie svolgono una funzione circostanziale, sono quindi più simili a finali, consecutive, causali, ecc.

Sono introdotte da PRONOMI RELATIVI, RELATIVI-INDEFINITI o indefiniti, (qui, quicumque, qualis, quantus, quot, ecc.)
E anche da alcuni AVVERBI DI MODO, QUANTITA' E DI LUOGO,
(ut, quantum, quanti, ubi, quo, ecc.)

IL TEMPO E' PRINCIPALMENTE L' INDICATIVO *.



PROPOSIZIONE RELATIVA ITALIANA

UTILIZZA un PRONOME od un AVVERBIO DI LUOGO RELATIVI,
e anche pronomi e avverbi indefiniti relativi, (che, cui, dove, onde, chiunque, dovunque, ecc.)
IL MODO E' L'INDICATIVO.

IN FORMA IMPLICITA (rara) vuole A, DA, CON UN INFINITO PRESENTE O UN PARTICIPIO DEI DUE TEMPI.

Le relative improprie possono assumere diversi significati logici, che cambiano la natura della subordinata.

esempio:
Il parco che si estende a perdita d'occhio lungo le rive del fiume è tutto fiorito. Un'esplosione di colori, che ricoprono sgargianti le numerose aiuole traluce fra i vari toni del verde degli alberi, i cui rami si protendono, ristoratori di frescura, sui vialetti ghiaiosi e sui teneri sentieri erbosi.



LA FINALE NEL LATINO

UTILIZZA SOLO I TEMPI CONTEMPORANEI DELLA CONSECUTIO:

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Vi sono anche finali introdotte da:
1) PARTICIPIO FUTURO
2) SUPINO IN UM che indica il fine di un verbo di movimento



LA PROPOSIZIONE FINALE

Indicano lo SCOPO, il FINE per cui si compie l’azione espressa dalla REGGENTE.

1) ESPLICITA
Introdotta da AFFINCHE', PERCHE', seguita dal CONGIUNTIVO.

2)IMPLICITA
Introdotta da PER, A, DI, AL FINE DI, ALLO SCOPO DI, seguita dall’INFINITO.

esempio:
Perchè la propria voce potesse giungere distinta e chiara anche agli ascoltatori più distanti, l'oratore scandiva lentamente le parole. Desiderava essere ben compreso, per essere convincente ed ottenere un appoggio unanime alla sua iniziativa.



LA CAUSALE NEL LATINO

In forma esplicita, quando la causa è OBBIETTIVA, cioè considerata reale da chi scrive, si rende con:

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esempio:
quia mare procellosum est, nave in portu manent.



LA PROPOSIZIONE CAUSALE

La causale indica la causa, la ragione per cui avviene ciò che afferma la reggente.
Può avere forma:

1)ESPLICITA, introdotta dalle congiunzioni poichè, perchè, siccome, o dalle locuzioni congiuntive: dal momento che, dato che, per il fatto che e l'INDICATIVO.

2)IMPLICITA, introdotta dalle preposizioni con,per, di, a, con il verbo all’INFINITO, o anche al gerundio o participio.

Con i verbi di sentimento sono introdotte da CHE + CONGIUNTIVO oppure da DI, PER + INFINITO.

esempio:
Poichè non mi sentivo troppo bene, preferii non partecipare alla gita e restare a casa a riposare.



LA CONSECUTIVA LATINA

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REGOLA GENERALE
In italiano la consecutiva vuole l’INDICATIVO corrispondente al CONGIUNTIVO LATINO e VICEVERSA.



LA PROPOSIZIONE CONSECUTIVA ITALIANA

Indica la conseguenza di quanto è detto nella Reggente, può avere forma:

1) ESPLICITA: introdotta dalla congiunzione CHE + INDICATIVO, e deve essere preceduta nella reggente da un ANTECEDENTE avverbiale o aggettivale (tanto, così, talmente, al punto di,...)

2) IMPLICITA: introdotta dalle preposizioni DI, A, DA, PER + INFINITO, con l’ANTECEDENTE nella reggente.

esempio:
Era talmente assorto nella lettura che non udì lo squillo insistente del campanello.



PROPOSIZIONE TEMPORALE

Si tratta di una proposizione circostanziale che precisa quando si svolge l'azione descritta nella sovraordinata, e la congiunzione subordinante che la introduce stabilisce il diverso tipo di rapporto:

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Il modo usato è L'INDICATIVO*, che segue la sua consecutio temporum.

CONSECUTIO TEMPORUM DELL'INDICATIVO
Come per il congiuntivo si tratta di un uso relativo al tempo della principale:

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TEMPORALE ITALIANA
Indicano il TEMPO, la CIRCOSTANZA in cui avviene un' azione.

ESPLICITA: congiunzione o locuzione temporale + INDICATIVO
IMPLICITA: preposizione o locuzione prepositiva + INFINITO oppure
IMPLICITA: PARTICIPIO O GERUNDIO senza congiunzione o altra.

esempio:
Quando scoppiò il temporale i gitanti erano in aperta campagna. Dopo che ciascuno ebbe raccolto le sue cose, tutti fuggirono verso l'albergo.

**L'inversum, anche italiano, rovescia in pratica la gerarchia PRINCIPALE-SUBORDINATA, dando alla temporale il ruolo di FRASE COMPIUTA:

Iam montani ad stationem solitam conveniebant, cum repente conspiciunt hostes;
Già i montanari raggiungevano la stazione, quand'ecco che subito vedono i nemici.



PROPOSIZIONE CONCESSIVA

Sono proposizioni circostanziali che indicano un fatto, reale o supposto, nonostante il quale si verifica o non verifica quanto espresso nella sovraordinata.

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NOTA) LICET era spesso usato con QUAMVIS e QUAMQUAM:

quamvis licet insectemur Stoicos, metuo ne soli philosophi sint;
attacchiamo pure quanto ti pare gli Stoici, temo però che siano i soli filosofi.



PROPOSIZIONE CONCESSIVA ITALIANA

Si utilizza con la stessa logica di quella latina;

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esempio:
Sebbene il sole fosse ormai alto nel cielo e la vita avesse ripreso il ritmo quotidiano, le imposte della sua camera restavano chiuse.




CUM AVVERSATIVO E LE ALTRE STRUTTURE AVVERSATIVE

Quando si esprime un fatto o una situazione in opposizione
a quella descritta nella sovraordinata, si introduce una proposizione avversativa. In latino:



CUM
+CONGIUNTIVO

Il congiuntivo è usato a volte con valore relativo, a volte con valore proprio.

Esprime una opposizione rispetto all'azione della sovraordinata.

Altre costruzioni vengono rese con una proposizione avversativa:



RELATIVA IMPROPRIA al CONGIUNTIVO.

Anche
usando delle CONGIUNZIONI COORDINANTI o un
ASINDETO
senza congiunzioni, cioè due proposizioni una dopo l'altra(paratassi):

populus le sibilat, at mihi paudo;
il popolo mi fischia, mentre io mi applaudo.

Dominari illi volunt, vos liberi esse.
quelli vogliono dominare, mentre voi (volete) essere liberi.



PROPOSIZIONE AVVERSATIVA ITALIANA

Indica ciò che si oppone a quanto si afferma nella reggente.

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esempio:
Il ragazzo continuava a giocare spensieratamente, mentre avrebbe dovuto cercarsi un riparo dalla pioggia insistente.



PERIODO IPOTETICO

E' costituito da due proposizioni:

PROTASI: cioè una subordinata suppositiva, che definisce le condizioni di verità della sovraordinata.

E' introdotta da SI, quando è positiva, NISI o UT NON se negativa.

APODOSI: enuncia la conseguenza dell' ipotesi formulata nella PROTASI.

PERIODO INDIPENDENTE: In cui l'APODOSI è la principale e la PROTASI una subordinata di primo grado.



In latino vi sono tre tipi di periodo ipotetico:

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il 2° e il 3° vengono detti della SOGGETTIVITA', al CONGIUNTIVO.

Congiunzioni:

SI
: usato quando è POSITIVA;
NISI: quando ha valore ESECUTIVO, "a meno che, salvo il caso in cui...";
SI NON: quando la negazione è riferita ad un ELEMENTO della proposizione.



PRIMO TIPO, dell' OGGETTIVITA':

APODOSI
: costituito da qualunque proposizione indipendente all' INDICATIVO, IMPERATIVO o CONGIUNTIVO.

PROTASI: INDICATIVO, a volte con tempo proprio, a volte relativo.

Naturam si sequemur ducem, numquam aberrabimus;
se seguiremo la natura come guida, non sbaglieremo mai.
SECONDO TIPO, della POSSIBILITA':

APODOSI
: usa il CONGIUNTIVO PRESENTE; il PERFETTO è usato per esprimere un' azione conclusa.

PROTASI: usa il CONGIUNTIVO PERFETTO per esprimere la sua ANTERIORITA', oppure il PRESENTE senza particolari significati.

Si quis deus mihi largiatur ut ex hac aetate repuerascam et in cunis vagiam,
se qualche dio mi concedesse di tornar bambino da questa mia età e di vagire in

valde recusem;
culla, rifiuterei decisamente.



TERZO TIPO, dell' IMPOSSIBILITA' o IRREALTA':

APODOSI
: usa il CONGIUNTIVO IMPERFETTO o PIUCCHEPERFETTO, a seconda che si svolga nel PRESENTE o nel PASSATO.

PROTASI: usa sempre i due tempi del CONGIUNTIVO, imperfetto e piuccheperfetto.

Quae si videres, lacrimas non teneres;
se vedessi queste cose, non tratterresti le lacrime.



PERIODO DIPENDENTE: In cui anche l'APODOSI dipende da un'altra proposizione sovraordinata, come una infinitiva o una perifrastica:

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PERIODO IPOTETICO ITALIANO

Ha la stessa finalità del periodo ipotetico latino, ed esiste nelle sue medesime forme:
REALTA', POSSIBILITA', IRREALTA', INDIPENDENTE O DIPENDENTE.

PROTASI: sempre introdotta dalla congiunzione SE;
APODOSI
: esprime la conseguenza dell' IPOTESI.


1° TIPO: REALTA'

APODOSI: modo INDICATIVO;
PROTASI: modi INDICATIVO, IMPERATIVO o CONGIUNTIVO.


2° TIPO: POSSIBILITA'

APODOSI: modo CONGIUNTIVO, imperfetto o trapassato;
PROTASI: modo CONDIZIONALE presente o passato.


3° TIPO: IRREALTA'

APODOSI: modo CONGIUNTIVO, imperfetto o trapassato;
PROTASI: modo CONDIZIONALE presente o passato.

I due tipi della possibilità e dell' irrealtà hanno la stessa struttura grammaticale, ma si utilizzano in ambiti diversi.
Vengono divisi nella grammatica italiana a causa della differenza che c'era nel latino.



NOTA) La PROTASI può assumere una forma IMPLICITA:

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PROPOSIZIONI COMPARATIVE

Sono proposizioni circostanziali che costituiscono il secondo termine di paragone in una comparazione.
Le comparative SEMPLICI sono usate con modo INDICATIVO*, per esprimere un fatto reale.


COMPARAZIONE DI UGUAGLIANZA

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COMPARAZIONE DI MAGGIORANZA e di MINORANZA

4) Una proposizione comparativa introdotta da QUAM costituisce il secondo termine di paragone di un comparativo di MAGGIORANZA o di MINORANZA.

5) Spesso un verbo che implica un CONFRONTO, come preferire o essere superiore, costruisce con QUAM la comparazione.


NOTA) La comparativa introdotta da POTIUS... QUAM, "piuttosto che...", indica:
se ha MEDESIMO MODO E TEMPO della principale due fatti di cui uno si verifica,
se ha MODO CONGIUNTIVO un fatto meno probabile di quello principale (6).



PROPOSIZIONE COMPARATIVA ITALIANA ed ESEMPI

Funge da secondo termine di paragone rispetto alla reggente
, con la quale è correla con AGGETTIVI, CONGIUNZIONI O AVVERBI.



PROPOSIZIONE COMPARATIVA DI UGUAGLIANZA

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1) Ut sementem feceris, ita metes;
come seminerai, così mieterai.

2) Tantum aberant quantum ire sagitta potest;
erano tanto lontani quanto può andare una freccia.

3) Vides omnia fere contra ac dicta sint evenisse;
tu vedi che quasi tutto è capitato all' opposto di quanto è stato detto.



PROPOSIZIONE COMPARATIVA DI MAGGIORANZA -esplicita

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PROPOSIZIONE COMPARATIVA DI MINORANZA


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4) Plus tibi virtus tua dedit quam fortuna abstulit;
il tuo valore ti ha dato più di quanto non ti abbia tolto la sorte.

5) Optimus quisque facere quam dicere malebat;
i migliori preferivano agire che parlare.

6) Perpessus est omnia potius quam conscios indicaret;
sopportò ogni tormento, piuttosto che denunciare i complici.



COMPLETIVE INTRODOTTE DA QUOD

Si tratta di proposizioni SOGGETTIVE, OGGETTIVE o EPESEGETICHE che completano il significato del verbo, precisandone un fatto o circostanza.

Sono introdotte da QUOD, congiunzione subordinante che significa "il fatto che";
il modo usato è l’INDICATIVO*.



PROPOSIZIONE DICHIARATIVA ITALIANA

Spiegano ciò che si afferma nella reggente
. Non dipendono dal predicato ma da un nome o pronome (questo, quello, ciò), od espressioni quali: fare bene, fare meglio, fare male; sono introdotte da:
"CHE", "per il fatto che", o rese IMPLICITE con A, DI + INFINITO.



SOGGETTIVE e OGGETTIVE

Si utilizzano con verbi che esprimono un AVVENIMENTO, (accompagnati da un avverbio o aggettivo che esprime un giudizio),o dopo verbi che rigurdano le AFFEZIONI dell’animo, (mi dolgo, sono lieto, ecc), che necessitano di un oggetto.

esempi:
De animo meo erga rem publicam, bene facis quod non dubitas;
fai bene a non dubitare dei miei sentimenti verso lo stato.

Gaudeo quod te interpellavi;
sono contento di averti interrotto.



EPESEGETICHE

Costituisce cioé la spiegazione di un sostantivo, aggettivo, avvebio o pronome neutro.

esempio:
Illud me movet, quod video omnes bonos abesse Roma;
questo mi turba, il fatto di vedere che tutti gli onesti sono lontani da Roma.


NOTA) Quod all’inizio della frase, che mantiene il suo antico valore di ACCUSATIVO avverbiale, signifiaca cioè "per quanto riguarda il fatto che".

Quod ad rem publicam attinet, in unam causam omnis contentio conlecta;
per quanto riguarda la vita politica, tutta la lotta si è concentrata su una causa.



PROPOSIZIONI SUBORDINATE CON L’INDICATIVO*

Le proposizioni subordinate che esprimono un dato ritenuto OGGETTIVO utilizzano il modo indicativo; queste sono:

- le completive introdotte da QUOD
- le relative proprie
- le causali
- le temporali
- le concessive
- le comparative



DALL’INDICATIVO AL CONGIUNTIVO

Le proposizioni sopra elencate hanno il verbo al CONGIUNTIVO anzichè all’ indicativo nei seguenti casi:

1) quando si presenta il verbo come EVENTUALE, INDETERMINABILE, POSSIBILE, ma non si vuole rendere la certezza.

Quis autem eum diligat quem metuat?
chi potrebbe amare colui che teme?

2) Quando si vuole sottolineare la SOGGETTIVITA’ dell’informazione, IL PENSIERO DI ALTRI o IL PROPRIO contrapposto agli altri.

Laudat Africanus Panaetius quod fuerit abstinens;
Panezio loda l’Africano perchè fu disinteressato.

3) Quando viene marcata una CARATTERISTICA DISTINTIVA di uno più individui.


4) Quando l’indicativo subisce l’influsso di un ALTRO verbo al CONGIUNTIVO o INFINITO.

 

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