ACCUSATIVO, GENITIVO E ABLATIVO nelle MISURE
Lestenzione nello spazio
In italiano usiamo il complemento di estenzione per misurare le tre dimenzioni, larghezza, lunghezza e altezza, più la profondità.
Il latino le corrispondenti misure si chiamano latitudine, longitudine, altezza e profondità, e si usano complementi in:
a) ACCUSATIVO
in dipendenza di AGGETTIVI, altus, "alto, profondo", longus, "lungo", latus, "largo";
in dipendenza del VERBO pateo "estendersi", accompagnato spesso dalle espressioni: in latitudinem, in lingitudinem e in altitudinem.
b) GENITIVO (di misura)
in dipendenza di SOSTANTIVI.
esempi:
Caesat fossam latam quindecim pedes perduxit;
Cesare fece scavare una fossa larga quindici piedi.
Milites aggerem decem pedum extruxerunt;
i soldati costruirono un terrapieno di dieci piedi.
La misura della distanza
Il complemento di distanza indica, partendo da un punto, la distanza che lo separa da un altro.
In latino si trova indifferentemente in ACCUSATIVO o ABLATIVO, spesso in dipendenza di VERBI come absum e disto, "sono lontano, disto".
Il punto da cui parte la misurazione si trova espresso in A / AB + ABLATIVO.
esempio:
Castra a flumine quattuor MILIA passuum distant;
laccampamento dista dal fiume quattromila passi.
Ager ab urbe tribus MILIBUS passuum aberat;
il campo era lontano tre miglia dalla città.
MILIA, MILIUM, MILIBUS, MILIA, MILIBUS indica le migliaia, che vengono seguite dal GENITIVO degli elementi che le compongono (di soldati, di passi, ecc.).
ACCUSATIVO E GENITIVO DI ETA
I latini utilizavano due VERBI, che avano due significati leggermente differenti:
AGO indicava letà non ancora compiuta, e può essere tradotto come "trascorro" un certo anno della mia vita.
Si trova spesso in PARTICIPIO PRESENTE, AGENS, seguito dal numerale ORDINALE in ACCUSATIVO, si rende con:"trascorrendo il (decimo) anno detà".
NASCOR era invece usato al PARTICIPIO PERFETTO, NATU, ed indicava quindi letà realmente compiuta, come siamo soliti indicare adesso.
Si trova quindi con lACCUSATIVO del numerale CARDINALE, in espressioni che si traducono con "trascorso il (decimo) anno detà".
Si utilizza, quando sono presenti solo i sostantivi dei vari PERIODI DELLA VITA il GENITIVO del numero CARDINALE, in espressioni come "un vecchio DI OTTANTA ANNI".
Le espressioni dei periodi della vita sono:
PUERITIA da cui il sostantivo PUER,
indicava il periodo sino ai 17 anni;
ADULESCENTIA da cui il sostantivo ADULESCENS
dai 17 ai 30 anni;
IUVENTUS da cui il sostantivo IUVENIS
dai 30 ai 60 anni circa;
SENECTUS da cui il sostantivo SENEX
dai 60 anni in poi.
Per indicare un giovane di 33 anni si sarebbero usate le espressioni:
Agens trigesimum quartum (34°) annum, Romam migravi;
trascorrendo il trentaquattresimo anno, mi trasferii a Roma.
Triginta tres annos (33) natu, Romam migravi;
trascorso il trentatreesimo anno, mi trasferii a Roma.
Lucius iuvenis triginta trium annorum est;
Lucio è un giovane di trentatre anni.
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