PRONOMI ED AGGETTIVI NEGATIVI
Gli indefiniti latini corrispondenti allitaliano "nessuno", "nulla", sono:
La declinazione di NEMO e di NIHIL è difettiva, e nei casi mancanti viene usato NULLUS, NULLA, NULLUM, per sostituirli.
NULLUS viene declinato normalmente al singolare ed al plurale come un aggettivo della PRIMA CLASSE, ma con le DESINENZE PRONOMINALI DEL GENITIVO, DATIVO singolare (nullius, nulli).
NOTA)
a) Raramente si usa anche il genitivo NEMINIS, e lablativo NEMINE.
b) NIHIL si presenta spesso nella forma contratta NIL.
NOTA STORICA)
Nemo deriva da ne-homo, "non un uomo"; nihil da ne-hilum, "non una pagliuzza", nullus da ne- ullus, "non alcuno".
USO DI NEMO, NIHIL, NULLUS
1) Nemo è riferito solo a persona e usato in funzione di pronome, ad esempio:
nemo venit, "nessuno viene", o meglio "non viene nessuno".
Omnia habere nemo potest;
Nessuno può avere tutto.
Neminem adversa fortuna comminuit, nisi quem srcunda decepit.
La sorte avversa non abbattè mai nessuno, se non chi si è lasciato ingannare da quella favorevole.
Non mancano esempi in cui NEMO è usato come aggettivo: nemo poëta.
Nemo doctus umquam mutationem consilii incostantiam dixit esse;
nessuna persona colta ha mai detto che un cambiamento di opinione è manifestazione di incostanza.
In certi casi NEMO è seguito da un sostantivo non perché abbia funzione di aggettivo, ma perchè quello ne è lapposizione, o addirittura un predicativo.
Mortalis nemo est quem non attingat dolor morbusque;
non cè nessuno fra i mortali che non sia toccato dalla sofferenza e dalla malattia.
In questo caso si può vedere che il sostantivo mortalis ha la funzione di completare il senso del verbo riferito a nemo.
2) NIHIL ha sempre valore di PRONOME NEUTRO. A volte è usato come semplice NEGAZIONE.
Nil honestum esse potest quod iustitia vacat;
nulla può essere onorevole se è privo di giustizia.
Nil vi, nil secessione opus est;
non cè bisogno di violenza, non cè bisogno di una secessione.
Gli aggettivi della PRIMA CLASSE che dipendono da NIHIL, oltre che concordati al neutro possono trovarsi in GENITIVO PARTITIVO.
3) NULLUS è usato come AGGETTIVO tranne che nei casi in cui sostituisce NEMO, NIHIL.
Nulla est accusatio peccati, si amici causa peccaveris;
non cè alcuna giustificazione per lerrore, se lo hai commesso per un amico.
Cuiusvis hominis est errare; nullius nisi insipientis perseverare in errorem;
è proprio di qualunque uomo sbagliare; di nessuno, tranne che di uno sciocco, perseverare nellerrore.
Nullus come predicativo del soggetto o delloggetto assume spesso valore di semplice negazione.
Philotimus... nullus venit;
Filotimo non è venuto.
NOTA)
In latino DUE NEGAZIONI UNITE insieme FANNO UNA AFFERMAZIONE. Ad esempio non si dice "non ho visto nessuno", ma "neminem vidi".
TUTTI I PRONOMI NEGATIVI ACQUISTANO VALORE AFFERMATIVO SE UNITI AD UNA NEGAZIONE.
Anche la POSIZIONE della negazione cambia il significato dei pronomi:
Non nihil e non nullus si trovano spesso fusi insieme in una parola, nonnihil e nonnullus. Esiste anche un pronome nato da questa unione, NONNULLI, AE, A, che significa "PARECCHI", "ALCUNI".
In generale si deve tenere presente la caratteristica della lingua latina per cui di ANTICIPAVA SEMPRE IL PIU POSSIBILE LA NEGAZIONE, che arrivava ad essere compresa nella congiunzione che introduceva le subordinate,
UT NON = NE, ET NON = NEC, NEQUE eccetera.
Nel caso di CONGIUNZIONE e PRONOME di senso negativo si preferiva una congiunzione negativa e un pronome affermativo.
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