PRONOMI PERSONALI
Non fanno distinzione tra Maschile / Femminile, sono:

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Al singolare Accusativo e Ablativo sono uguali.
Al plurale Nominativo ed Accusativo sono uguali, poichè segue la terza.

1) Vengono rafforzate con -MET, mentre TU E TE vogliono -TE:

egomet, tibimet = proprio IO \ TE

tute, tete = proprio TU

2)CUM usato nel complemento di compagnia è POSPOSTO ALL’ABLATIVO:

mecum, tecum, nobiscum, vobiscum.

USO:
1) Il pronome personale soggetto viene spesso OMESSO, è lasciato con lo scopo di enfatizzare:

huius luctosissimi belli semen tu fuisti.

2) Il latino usa spesso il PLURALE MAIESTATIS.

nec saepe est cui litteras demus, nec rem
habemus ullam quam scribere velimus.

3) Il pronome personale viene RAFFORZATO (e a volte sostituito) CON IPSE:

ipse feci, "l’ho fatto io stesso".

4) IS, IPSE o ILLE venivano usati IN SOSTITUZIONE DELLA TERZA PERSONA che non compare nel pronome personale:

venit obviam tuus puer: is mihi litteras abs te reddidit;
mi è venuto incontro il tuo schiavo, egli mi ha consegnato una lettera da parte tua.


IL PRONOME DI TERZA PERSONA


E’ unicamente riflessivo
, cioè si riferisce sempre al soggetto (in alcuni casi al soggetto logico) della frase.

MANCA LA FORMA AL NOMINATIVO, poichè non può trovarsi in questo caso.

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1) Viene rafforzato raddompiando SE, cioè divenendo SESE.

2) Cum viene posposto nel complemento di compagnia, diviene cioè SECUM.

Quando il pronome di 3° persona non si riferisce al soggetto grammaticale, VENGONO USATI i pronomi DETERMINATIVI O DIMOSTATIVI.

Nei casi di valore "PER SE’" si utilizzano anche le seguenti forme:

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Si usa il pronome riferito al soggetto grammaticale o logico:

1) Normalmente nella PRINCIPALE riferito al soggetto.

2) Nella SUBORDINATA se chiarificatrice di qualche aspetto della principale:

a) IMPLICITA, con tempo INFINITO, PARTICIPIO o GERUNDIO
b) ESPLICITA, al CONGIUNTIVO escusi i casi CUM narrativo e CONSECUTIVA

3) Negli altri casi si usano:

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In italiano non c’è distinzione tra valore RIFLESSIVO O DETERMINATIVO per questo pronome; il secondo caso si riferisce ad un elemento diverso dal soggetto della proposizione.

VIENE USATO IN QUESTA FUNZIONE il pronome determinativo IS, EA, ID, col significato determinativo dell’italiano:
EGLI, ELLA, ESSO.

Questo è uno degli usi di questo pronome, che verrà declinato all’interno della frase col termine a cui si riferisce:




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esempio:
consul rem publicam defendit et eam e gravi periculo servat

esempio:
pater meus mecum vivit et ego ei provideo.

 

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